“La bottega della parola usata” al II Festival Letteratura di Milano
Atelier per l’esercizio della letteratura (da strada). In occasione del II Festival Letteratura a Milano. 5-9 giugno 2013.
Atelier per l’esercizio della letteratura (da strada). In occasione del II Festival Letteratura a Milano. 5-9 giugno 2013.
Le cose più intime ed essenziali non le condivido con nessuno. Mi limito ad occultarle in queste paginette o su qualche bacheca del social network.
L’oggetto della memoria risorge con prepotenza senza implicare alcuna vertigine che bordeggi l’esperienza attuale. Puro splendore dell’eterno presente
Francesco e l’Amore. Idea che ha al massimo settecento anni! Leggete tutta la letteratura e la poesia degli antichi: non troverete nulla di quel che oggi viene ricollegato al concetto di amore.
Depositata la scheda dell’urna, muoio come individuo e le mie ceneri si mescolano con quelle di tutti gli altri componenti della “società civile”. Mi riconoscerò ancora in questa gigantografia?
Passeggiavo, mi nascondevo nei barconi, intuivo una ragione dovesse esserci.
Il torto di innamorarsi di una parola. Come naturale, non ne conoscevo bene il significato: “FILOSOFIA”.
Torto grande innamorarsi di ciò che non si conosce bene?
Ti è capitata una carta nel sublime gioco della distribuzione. Qualcuno lo chiama “Karma”. Francamente a me pare una parolaccia… Della psicanalisi ho ricevuto la carta. Me la sono trovata in mano per curare il “bambino-indaco” che già ero.
Forse, se ne abbiamo così tanto parlato, c’è in tutti noi il desiderio inconscio che il mondo finisca.
Non sono quel che penso, che voglio, che dico di volere. Sono ciò che gli altri vedono e riconoscono in me. Adesso Capitano, si tolga dai piedi, ordini l’approdo che ce ne andiamo tutti!
Il solstizio d’inverno è la discesa nella camera oscura come quello d’estate è una visita ai sotterranei dell’inconscio della sala motori!
Dalla più giovane età ho scoperto che quando qualcosa ci sembra strana, particolarmente strana, c’è sempre sotto qualcosa di interessante e utile da scoprire. In risposta ad un commento di Marista Urru.
Perchè richiedo i commenti e quando li ricevo quasi non rispondo? Il lupo (ffwolfango) perde il pelo, ma non il vizio! Non entrerà mai nell’epoca del social-network!
E’ davvero così difficile commentare una mia paginetta? Perché la stessa pagina su FB risulta molto commentata… forse che il sito è una sorta di vetrina di museo? No, vi prego… se è così proviamo a smontar tutto!
L’amore per il lavoro, la reale competenza, la volontà e la capacità di svolgere un lavoro al meglio possono avere ancora un valore?
Riprendo la riflessione sull’amore per il lavoro con il racconto di un caso in controtendenza rispetto al doloroso andamento delle cose.
La psicologia del lavoro non è il mio forte. Oggi amo il lavoro. Se non fossi riuscito ad amarlo sarei ancora come allora. La chiave per me è l’amore.
Vertigine dei desideri! Il Mondo chiama lo sguardo. Le cose chiedono, a volte implorano di essere guardate. Anche le cose han bisogno del nostro amore.
Come rinascere con la primavera? Come diventare bambini senza rimbambire? Una questione sottile!
Nel lavoro interiore ciascuno può disporre di diversi strumenti nella sua cassetta degli attrezzi. Psicanalisi e Psico-NON-analisi sono due strumenti tra i più preziosi.
L’obbiettivo della meditazione è accogliere il bambino che è in noi. Portarlo ogni giorno con noi come fosse un figlio. Qualcuno di cui dobbiamo avere cura.
Dal divano psicanalitico al cuscino di meditazione. Continuiamo l’analisi. Sul divano si raccontano storie. Sul cuscino si guardano in faccia emozioni, sentimenti, percezioni.
Lo diceva da tempo che frequentava online un corso di cucina e panificazione. Ce lo aveva anche mostrato. L’insegnante ci era sembrato un esaurito, invece..
Così concludevo la precedente paginetta: dietro il mondo c’è sempre un altro mondo. Dal divano psicanalitico al cuscino di meditazione, ricordate?
Dal divano psicanalitico al cuscino di meditazione.
Che cos’è la psico-NON-analisi? Continuiamo il nostro viaggio di ricerca!
Che cos’è la psico-NON-analisi? Tutto potrebbe risalire al fatto che io sia stato un disadattato scolastico dalla più tenera eta.
La lontananza visibile al buio. La luce delle stelle nella notte di Natale.
Riprendo con questa paginetta sia la riflessione sull’inverno come camera oscura in cui si sviluppano le immagine scattate nella foto-camera del cuore, sia la riflessione sulla psicologia del Natale.
Il Natale è collocato nel momento cruciale del solstizio d’inverno.
Splendida estate di S. Martino. Abbiamo inseguito il professore per i colli dell’alta Brianza. Non è stato facile. Voleva una sigaretta. Vaneggiava di fuochi alchemici, fuochi metabolici e desideri inconsci. Non è stato facile… Ne abbiamo ricostruito la conversazione strampalata. Prima o poi, ne siamo certi, mostreremo che c’è un metodo in questa follia… Almeno speriamo!
Perchè l’estate di S.Martino, di cui oggi celebriamo la ricorrenza sia davvero la promessa del sole primaverile ed estivo! Siamo entrati in una zona d’ombra. Come ci è entrata Proserpina, Persefone, Kore. Tre volti dello splendore del mito invernale. Scelgo per questo l’immagine della croce coopta. Una croce che appare anche un albero.
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