La funzione dell’idealità nell’educazione dell’ adolescente
Pubblicato ilVenerdì 19 febbraio 2016 sarò presso la Libera Scuola Rudolf Steiner a Milano per una conferenza dal titolo “La funzione dell’idealità nell’educazione dell’adolescente.”
Venerdì 19 febbraio 2016 sarò presso la Libera Scuola Rudolf Steiner a Milano per una conferenza dal titolo “La funzione dell’idealità nell’educazione dell’adolescente.”
La casualità mi ha portato a vedere in sequenza un film di Godard e un cartone Miyazaki. Non avevo mai visto nulla del genere. Due pellicole estratte dal mazzo in una calda notte d’estate. Come due lamine dei tarocchi.
D’ora in poi voglio dire: ‘Padre nostro che sei nei cieli’, non più ‘padre mio Pietro di Bernardone’. Il vescovo aprì le braccia e lo coprì con il suo mantello.
Francesco e l’Amore. Idea che ha al massimo settecento anni! Leggete tutta la letteratura e la poesia degli antichi: non troverete nulla di quel che oggi viene ricollegato al concetto di amore.
Quando mi misero a suonare il pianoforte, nelle prime classi elementari, mi innamorai del nome di una bambina che non conoscevo ancora.
La psicologia del lavoro non è il mio forte. Oggi amo il lavoro. Se non fossi riuscito ad amarlo sarei ancora come allora. La chiave per me è l’amore.
La respirazione delle immagini: l’inverno è la camera oscura in cui si sviluppano e fissano le immagini che, grazie alla luce del sole estivo abbiamo “in-camerato” durante l’estate. “Camera segreta de lo core” nella VITA NOVA di Dante ma anche foto-camera per tutti noi oggi per noi.
Narrata la vigilia, il viaggio è cominciato e, come tanti viaggi, ha ricombinato il modo in cui ogni biografia si racconta. Il viaggio serve proprio per quello!
Cerchiamo nell’altro della coppia qualcosa che ci manca e qualcosa che ci completi. Cerchiamo l’altra metà dell’Androgino di cui parla Platone. L’altra metà del cielo.
Forse bisognerebbe fare anche una riflessione sul perché sia così difficile oggi stare insieme ad un’altra persona. E’ vero che siamo nel momento dell’individualismo e quindi stiamo trovando la nostra individualità, ma penso che prima di stare bene in un gruppo, dovremmo stare bene nell’io/tu, in una relazione a due, il che é molto più difficile.
L’amore è antico come il mondo? Oppure il nostro modo di concepire il fenomeno dell’amore ha un cornice definita? Ha avuto un inizio, potrebbe avere una fine?
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