Conversazione sul mondo dei sogni (2019)
Estratto di una conferenza tenuta il 25 maggio 2019 presso la sala consiliare di un comune nelle Prealpi.
Lo stato di sogno tra veglia e sonno profondo.
Respirazione annuale
Estratto di una conferenza tenuta il 25 maggio 2019 presso la sala consiliare di un comune nelle Prealpi.
Lo stato di sogno tra veglia e sonno profondo.
Ritengo una grande fortuna essere accolti da vecchi nei luoghi in cui abbiamo trascorso le prime vacanze bambini.
E’ cosa buona e giusta. Visto che la terza età è una villeggiatura e che da vecchi si ritorna spontaneamente bambini
Ma in fondo anche i piccoli invalidi trasgrediscono, loro malgrado, una norma.
L’immagine comunque di uno stato di cose in cui gli invalidi governino il mondo seduti è una immagine curiosa. Qualcuno li chiama “diversamente-abili”. Ma diversamente-abili sono davvero soltanto gli angeli.
Ogni sera, sedendo sul letto o su una comoda sedia, possiamo ripercorrere, a ritroso, il percorso della nostra giornata. Questo ripercorrere a ritroso il “corpo temporale” (l’oggetto della biografia) nell’esempio della giornata ci riporta al momento del risveglio. In quello dell’intera vita alla nostra nascita. In entrambi i casi ad una discontinuità. L’attraversamento di uno stato di coscienza altro.
La meditazione di cui vi offro è la traccia di un percorso immaginativo. Una meditazione che parte dal respiro, ma che amplia poi in un suggerimento guidato di elementi immaginativi proprio di altre forme di meditazione in contesti anche differenti. La prima parte che voglio condividere è una meditazione sul Natale come il compleanno del Sole. Colloca il momento così particolare nel corso stagionale dell’anno.
Biografia, come traccia di vita lungo il tempo che scorre, ed esercizio del momento presente: tra ricerca biografica e pratiche filosofiche, un incontro dedicato alla nozione mistica dell’eterno presente. Mercoledì 15 novembre 2017, a Milano, terrò un intervento sul tema presso il Circolo Culturale di “Philo. Scuola Superiore di Pratiche Filosofiche”.
Cari amici, pazienti/lettori! Come ogni anno sto rientrando dalle mie “vacanze”, dal mio “vacare” nel deserto estivo dominato dal Sol-Leone!
Questa ripresa è particolarmente laboriosa ma significativa per me. Nei primi mesi dell’anno ho avviato due momenti che mi appaiono significativi e che sono piacevolmente ansioso di riprendere.
Ve li ricordo nel caso qualcuno fosse interessato ad inserirsi o semplicemente a seguirne le tracce.
La cioccolata ha un gusto caratteristico che tutti conosciamo bene. Ma da qualche decennio ho creato mentalmente, ma spesso lo esercito realmente, un piccolo esercizio della sensibilità. Una sorta di test sensoriale. Vi racconto qual è.
Siamo abituati a pensare di godere del pasto e a soffrire il digiuno. Come godere di parlare e soffrire di ascoltare. È vero, ascoltare non è facile. Bisogna provare a farsi da parte. Farsi da parte per accogliere il dono del silenzio del corpo. Digiunare un po’ permette al silenzio del corpo di farsi ascoltare.
Io non potrei scrivere così se non custodissi nel cuore la poetica di Dylan e di Cohen. La svolta che mi avvicina più ai 70 che ai 60 anni è un tornante da cui sento non si transiti facilmente senza perfezionare l’arte del lasciare andare. Dell’Arte di lasciare andare sento parlare da più di trent’anni. Ma prima, da giovane, suonava come una esortazione morale, nel migliore dei casi una proposta di esercizio spirituale.
Ora mi appare come una necessità irrinunciabile per transitare da certi varchi del tempo. Ma che cosa ha prodotto in me questo cambiamento di punto di vista?
Quest’anno la Befana che mi ha tagliato la lingua. Mi ha nascosto la penna. Ma stamane, sul comodino qualcosa ho trovato e di nascosto annoto qualcosa.
Entriamo nel settimo anno di esistenza di questo sito e se volete capire meglio cosa significhi un settimo anno (voi penserete alle crisi delle coppie nel settimo anno?) potete anche frequentare il seminario che partirà il primo di Aprile. Vi spiegherò tutto.
La meditazione è sicuramente un fatto individuale. Ma l’introduzione, la guida alle più comuni difficoltà sperimentate sempre da chi provi a praticarla, può invece beneficiare della presenza di gruppo e della condivisione di impressioni e difficoltà. Da martedì 28 febbraio ho deciso di riaprire una stanza di meditazione. Vediamo tutti i dettagli.
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