PARADOXA

Oggi compio un altro giro di vite proponendo una sorta di “Nichilismo sublime”.

Vi proporrò l’ascolto di due brani musicali, di due canzonette, che apparirebbero in tutto e per tutto distanti anni luce.
Ho sempre resistito a vedere le opere d’arte come “Messaggi in bottiglia”.
In questo caso faccio una eccezione dichiarando che i due brani sono accomunati dallo stesso “Nichilismo sublime”.
Dubito che qualcuno di voi riesca ad esercitare con equanimità l’amore di per una piuttosto che l’altra. Due estetiche assolutamente polari.

Ci metto la faccia!

Coloro che vogliano proporre qualcosa, possono contattarmi sulla mia mail personale
francesco.pazienza@mac.com
E ci accordiamo per la modalità.
Oltre a quella di Aldo, citato nel messaggio, attendo altre proposte di ascolto dello svolgimento della traccia.
Sarò davvero curioso di quanto vorrete condividere!
Io la mia parte l’ho fatta!
A voi la parola!

La musica come terapia del dolore (UNO)

L’ascolto e lo studio della musica come terapia del dolore. Fisico e psichico.
Partiamo chiedendoci: come ascoltiamo la musica?
Ho fatto lo psicanalista circa 40 anni e spesso mi sono chiesto: del discorso del paziente, ascolto le parole o la musica? Quanto l’una quanto l’altra?
Ad alcuni ex-pazienti, divenuti im-pazienti, ho confidato che io nei loro discorsi ascoltavo più la musica che le parole!
Perché con le parole ogni paziente vuole ipnotizzarci.