Meditazione di Natale 2017. Parte II. Le 12 notti sante.

Meditazione Natale 2017 Le 12 notti sante

Ogni sera, sedendo sul letto o su una comoda sedia, possiamo ripercorrere, a ritroso, il percorso della nostra giornata. Questo ripercorrere a ritroso il “corpo temporale” (l’oggetto della biografia) nell’esempio della giornata ci riporta al momento del risveglio. In quello dell’intera vita alla nostra nascita. In entrambi i casi ad una discontinuità. L’attraversamento di uno stato di coscienza altro.

Meditazione Natale 2017. Parte I. Il Natale del Sole

La meditazione di cui vi offro è la traccia di un percorso immaginativo. Una meditazione che parte dal respiro, ma che amplia poi in un suggerimento guidato di elementi immaginativi proprio di altre forme di meditazione in contesti anche differenti. La prima parte che voglio condividere è una meditazione sul Natale come il compleanno del Sole. Colloca il momento così particolare nel corso stagionale dell’anno.

Presentazione del libro presso la Fondazione Antroposofica Milanese (la mia festa di compleanno)

Quest’anno è successa una cosa curiosa. Avevo il desiderio da molto tempo di presentare il mio libro, quella “Metamorfosi della relazione Padre/Figlio”, nella sala della Fondazione Antroposofica Milanese.
Una sala che amo tanto. Chiedendo agli organizzatori una data per presentare il mio libro in quella sede mi è stata proposta la data del mio compleanno!

La consegna delle chiavi di casa (psicologia dei 21 anni)

Psicologia dei 21 anni

I nostri ragazzi aspirano al ruolo di adulti sempre più precocemente. Ansiosamente. Ma se interroghiamo la carne, l’organismo umano nella sua plasmazione e riproduzione, scopriamo qualcosa di leggermente diverso. Il compimento della fisionomia, la plasmazione delle dimensioni del corpo impiega una ventina d’anni. Occorre che l’organismo compia per la terza volta la completa rigenerazione della carne.

Psicologia delle dodici notti sante 2015. Scatti e ritratti.

Quella delle notti sante è una narrazione che mi tocca sempre profondamente. Quella che indica le dodici notti tra il Natale e l’Epifania come il seme dei dodici mesi dell’anno avvenire. E proprio nelle vacanze di Natale mi sono ritrovato a sfogliare il quaderno nero in cui ho appuntato temi ed immagini estive e mi sono reso conto che una minima parte di quegli spunti l’ho portato qui a compimento. Sviluppo e fissaggio.
Da una prima felice estrazione è nata la paginetta che sto preparando e che leggerete le prossime settimane.
Nel frattempo però, mi trovo per le mani gli scatti che l’impareggiabile amico e collaboratore Roberto Tani ha eseguito in occasione della inaugurazione della mostra di Barbara Santagostini.