La bellezza salverà il Mondo?
Ho il sospetto che il Mondo non abbia bisogno di essere salvato da nessuno. Se la cava molto bene da solo, tra guerre, terremoti, terrorismo e mascherate dei politici.
Ho il sospetto che il Mondo non abbia bisogno di essere salvato da nessuno. Se la cava molto bene da solo, tra guerre, terremoti, terrorismo e mascherate dei politici.
Dopo la sepoltura della pubblicazione il testo del mio libro risorge nella testimonianza del mio primo lettore. La Pasqua è vicina. Coraggio lettori!
Giocare a figurine implica una sospensione del pensare discorsivo. Implica un lasciarsi trascinare dall’immagine prima di un esercizio del pensare discorsivo.
A chi oggi mi faccia l’onore di chiede consiglio per una formazione psicanalitica, racconto che in quegli anni a Milano si viveva in un certo fervore.
Non solo come blogger mi ritrovo a parlare al vento e a scrivere sulle nuvole. So fare di molto peggio! Posso parlare coi muri!
Mi sono trovato a scarabocchiare fino a vedere emergere un dis-segno dalla tribolazione della mano.
A volte, oltre a cambiar tavolo, il gioco fa saltare il banco. Spesso, i giochi cambiano tavolo. Si inventano nuove regole. Ci troviamo a giocare prima di averle scoperte.
Atelier per l’esercizio della letteratura (da strada). In occasione del II Festival Letteratura a Milano. 5-9 giugno 2013.
Solo sprofondando in me stesso sarò in grado di incontrare l’altro, di conoscerlo, di accoglierlo in me!
La Compassione non è nulla di patetico. È invece uno stato d’animo abbastanza delicato e difficile da distillare.
Meditare e riconoscere i propri limiti nella noia termale, nel decadimento dei costumi, del leggere e dello scrivere nazional-popolare. Un omaggio al dr. Kneipp.
Cantare, usare la propria voce può essere uno strumento per conoscere e per conoscersi? Non solo per esercizio estetico. Cantare può essere un esercizio filosofico?
La scrittura creativa in gruppo si è rivelata uno strumento importante per far percepire, far crescere, rinvigorire l’anima di un gruppo.
Ogni volta che mi avvicino al mistero pasquale sorge in me la vertigine del tempo. Una riflessione sulla Vertiginosa Resurrezione di ciò che non è mai nato.
Credo che ogni scrittura, in qualche forma e in qualche modo, sia una Sacra Scrittura.
Dal divano psicanalitico al cuscino di meditazione. Continuiamo l’analisi. Sul divano si raccontano storie. Sul cuscino si guardano in faccia emozioni, sentimenti, percezioni.
Occorre affrontare elaborando e sopportando le tenebre e il capovolgimento della camera oscura per giungere all’apertura alla meraviglia e al mistero del colore.
Mentre rinasceva il mio sito, io ho intessuto nuovi percorsi per gli appassionati di scrittura e così anche quest’anno darò vita a delle giornate di scrittura creativa.
Forse tutto è cominciato solo per provare dei nuovi pennelli e, per non sciupare un foglio nuovo, devo aver usato il foglietto di un promemoria. Una lista della spesa.
LEGGERE COME PERDERSI, SCRIVERE COME RITROVARSI. Parte seconda.
C’è chi ha osservato che quella dei Social Network non è vera socialità, ma solo la condivisione di solitudini, che assomiglia vagamente ad una Ecclesia.
LEGGERE COME PERDERSI, SCRIVERE COME RITROVARSI. Parte prima. Da molti anni medito su come spesso leggere mi appaia come un modo di perdersi, scrivere come un modo di ritrovarsi. Leggere e scrivere, allontanarsi o riavvicinarsi a sé stessi, risultano allora atti respiratori analoghi all’inspirazione o all’espirazione.
Scrivo queste riflessioni dopo aver concluso il terzo seminario sulla scrittura creativa. Chi vi ha partecipato ha offerto lusinghieri riscontri di apprezzamento. Alcuni documentati sul blog. Per quanto scriva da parecchi anni, per quanto abbia frequentato diversi corsi, la mia difficoltà più grande è stata quella di inventare esercizi che non mi era possibile sperimentare da solo. E’ stata la difficoltà più grande, ma anche l’occasione maggiore di godimento. Per me e, mi pare, anche per gli altri.
Vuoi sapere? Leggi? Perché non provi a scriverlo?!
Scrivere ciò che non sappiamo (o che non sappiamo di sapere).
Quartiere cinese: un orologio da polso. Un appunto (posso definirlo poetico?) del 1980
Illustrato oggi da Arianna Ianua che ringrazio.
L’erborista e il floriterapeuta passeggiano nel bosco all’alba per contemplare l’immagine della propria anima rispecchiata nel verde. Per accordare la natura interiore a quella esteriore.
Forse, se non siamo poeti e non siamo pittori, davanti al verso e davanti al colore torniamo tutti bambini. E questo è utile. E non solo nelle psicoterapie! Importante è aver ben chiaro che tornare bambini, contattare il bambino interiore, non vuol dir rimbambire!
Il viaggio continua. Il bardo e il cerchio di Stonehenge: un cerchio di forza e di chiarezza di pensiero.
Imparare la scrittura creativa per scrivere scoprendo se stessi. La parola scorga dal cuore di tutti e pulsa nelle vene di ogni corpo.
L’amore è antico come il mondo? Oppure il nostro modo di concepire il fenomeno dell’amore ha un cornice definita? Ha avuto un inizio, potrebbe avere una fine?
Salpava tranquillo
Da un sonno di noce
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