E io lo faccio lo stesso!
Insomma anche se mi sento perdente vi dico…. e ve lo canto ED IO LO FACCIO LO STESSO!!
Insomma anche se mi sento perdente vi dico…. e ve lo canto ED IO LO FACCIO LO STESSO!!
Quale contraddizione ci rappresenta di più? Qual è il dilemma che non abbiamo mai risolto e che forse non risolveremo mai, ma che ci porta avanti?
Eccomi alla prima pagina di Restituzioni. O più semplicemente: che cosa mi hanno insegnato i miei pazienti che mi piacerebbe salutare, ringraziare, restituire, e condividere? Dal tocco del pianista al tocco del massaggio ritmico. La metamorfosi dei talenti.
Nel maggio 68, non sapevo nulla di politica.La prima volta che scesi in piazza non impugnavo la bandiera di un partito o una convinzione. Niente falce e niente martello. Lo feci con la spontaneità ma anche la goffaggine di un diciottenne.
Ma in fondo anche i piccoli invalidi trasgrediscono, loro malgrado, una norma.
L’immagine comunque di uno stato di cose in cui gli invalidi governino il mondo seduti è una immagine curiosa. Qualcuno li chiama “diversamente-abili”. Ma diversamente-abili sono davvero soltanto gli angeli.
Sessantotto come Morte/RInascita nella biografia e nelle opere di due artisti-icona, protagonisti di quel tempo: De André e Dylan.
Quando ho letto il tuo scritto ho tirato un respiro di sollievo e mi sono detto: ecco perché io non firmo mai gli appelli di nessun tipo! La penso anch’io così ma tu me l’hai spiegato meglio. Ecco, credo che questo sia il dovere del giornalista.
Care/i,
scelgo l’atmosfera del primo di maggio (una festa a cui ho sempre attribuito gran significato) per annunciare qualcosa che avrei già potuto annunciarvi a Natale e a Pasqua. Ma ho preferito tacere.
Ci sarebbe stata anche l’occasione di un altro appuntamento significativo per me: il 21 marzo questo sito ha compiuto sette anni di vita. Ho deciso di lasciare l’esercizio della mia professione. Ho compiuto 67 anni e nemmeno la signora Fornero avrebbe obiezioni. Condivido con voi qualche considerazione .
Care amiche/i
Scrivo queste note per risvegliarmi dal mio letargo invernale.
Sono arrivate le elezioni e, come tanti, le ho seguite con interesse e curiosità.
Hanno vinto i due “populismi” temuti dagli “intellettuali”.
Io penso, ora più che mai, quanto ho già scritto dopo le precedenti elezioni politiche a proposito della sepoltura della volontà individuale nell’urna elettorale in cui ci sacrifichiamo come individui.
Trovate qui la mia più profonda convinzione in materia.
Ogni sera, sedendo sul letto o su una comoda sedia, possiamo ripercorrere, a ritroso, il percorso della nostra giornata. Questo ripercorrere a ritroso il “corpo temporale” (l’oggetto della biografia) nell’esempio della giornata ci riporta al momento del risveglio. In quello dell’intera vita alla nostra nascita. In entrambi i casi ad una discontinuità. L’attraversamento di uno stato di coscienza altro.
Cari amici, pazienti/lettori! Come ogni anno sto rientrando dalle mie “vacanze”, dal mio “vacare” nel deserto estivo dominato dal Sol-Leone!
Questa ripresa è particolarmente laboriosa ma significativa per me. Nei primi mesi dell’anno ho avviato due momenti che mi appaiono significativi e che sono piacevolmente ansioso di riprendere.
Ve li ricordo nel caso qualcuno fosse interessato ad inserirsi o semplicemente a seguirne le tracce.
La meditazione è sicuramente un fatto individuale. Ma l’introduzione, la guida alle più comuni difficoltà sperimentate sempre da chi provi a praticarla, può invece beneficiare della presenza di gruppo e della condivisione di impressioni e difficoltà. Da martedì 28 febbraio ho deciso di riaprire una stanza di meditazione. Vediamo tutti i dettagli.
Decido di iniziare l’anno con la volontà di silenzio. Di offrire l’occasione di un silenzio che accolga il mistero del presente che questo momento storico contiene per aprire una nuova via all’ascolto. Riprendendo una abitudine: ogni settimana accoglierò un gruppo di persone che vogliano introdursi all’esercizio della meditazione.
Una pagina con una storia/riflessione su due elementi fondanti della vita quotidiana al mattino: giornale e caffè! E una domanda su tutte: voi a chi dareste gli estremi della vostra carta di credito?
Una amica-paziente, che sceglie di presentarsi col lo pseudonimo “Carrington”, ci racconta la sua esperienza e i suoi propositi di studio della lingua cinese e i suoi soggiorni-studio in Cina, il paese dove si interseca il tempo libero di umani provenienti dalle etnie più disparate.
Dove si nasconde, dove si mimetizza il tempo libero? Forse il tempo libero è quello che dopo il lavoro che ci dà da vivere, spendiamo facendo girare un nuovo girone del mondo economico e lavorativo. Fare buon uso del tempo libero è diventata una nuova occupazione? Oppure offrire proposte per il tempo libero è diventata una nuova occupazione. Dove è finito il gioco? Una mia riflessione sul tema.
Nel solstizio d’estate ci si perde, si esce dalla propria testa, si è letteralmente “fuori di testa” e ci si precipita nel ventre del cielo verso le costellazioni più lontane.
In quel tripudio di luce, ci si può sentire persi e confusi. Per questo le tradizioni più diverse hanno forgiato la festa dei fuochi e delle lanterne accese qui in terra.
La recitazione della metamorfosi della relazione Padre/Figlio è iniziata. La mia “traversata immaginativa” l’ho sempre pensata come celebrazione di un mistero. Alla maniera di Grotowski e di Peter Brook. Teatro povero e rituale. Una “sacra rappresentazione”.
Ho il sospetto che il Mondo non abbia bisogno di essere salvato da nessuno. Se la cava molto bene da solo, tra guerre, terremoti, terrorismo e mascherate dei politici.
Voglio guadagnarmi ogni parcella. Per questo voglio che nessuno esca da mio studio a mani vuote. L’offerta di uno scarabocchio. La restituzione dell’allestimento di una mostra degli “scarabocchi”.
Dopo la sepoltura della pubblicazione il testo del mio libro risorge nella testimonianza del mio primo lettore. La Pasqua è vicina. Coraggio lettori!
Per me è meglio lasciar cadere il monoteismo. Ingoiarlo intero. Ora che Dio è morto. E il petrolio potrebbe davvero finire. Ora che il suo prezzo comincia a crollare.
Sono arrivato fino a Lugano ad inseguire il mio desiderio di pizza oltre i confini di stato, cavalcando il limite della scelta di evitare alimenti animali.
Una partita a ping-pong tra un ragazzino #ucraino e uno #israeliano. La mia foto può apparire come un allegro anagramma.
Ognuno di noi frequentando corsi e vivendo la vita, recandosi alla messa o dall’analista, recitando mantram o meditando, ci riesce a cambiare?
A chi oggi mi faccia l’onore di chiede consiglio per una formazione psicanalitica, racconto che in quegli anni a Milano si viveva in un certo fervore.
Tutti facciamo giri strani. Nei taxi, come nelle ambulanze e nei cuori a volte non è facile scrutare.
Concludendo il mio anno mi trovo a scoprire che è stato un anno di un mio ritiro dal mondo.
(Non esco quasi più di casa)
Ora che il buon Dio è morto, della manutenzione dei muri del Mondo dobbiamo occuparcene noi. Come della conservazione del Castello.
Non solo come blogger mi ritrovo a parlare al vento e a scrivere sulle nuvole. So fare di molto peggio! Posso parlare coi muri!
Informativa - Francesopazienza.it utilizza cookies e tecnologie affini per gestire, migliorare e personalizzare la tua esperienza di navigazione del sito. Per maggiori informazioni su come utilizzare e gestire i cookie, consulta l' Informativa sui cookies. Selezionando OK su questa notifica o interagendo con questo sito acconsenti al nostro utilizzo dei cookie. Maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.