Psicologia dell’offerta
Il Mondo ha bisogno dell’ offerta del lavoro umano. Ma che cosa davvero so fare? Che cosa ho da offrire al Mondo?
Fare Antroposofia senza essere steineriani.
Il Mondo ha bisogno dell’ offerta del lavoro umano. Ma che cosa davvero so fare? Che cosa ho da offrire al Mondo?
Ad ogni risveglio il mondo è da reinventare da capo. Se hai dormito discretamente, nel ricostruirlo lo migliori sempre un po’.
Dalla più giovane età ho scoperto che quando qualcosa ci sembra strana, particolarmente strana, c’è sempre sotto qualcosa di interessante e utile da scoprire. In risposta ad un commento di Marista Urru.
Vi offro una riflessione sul mio minimalismo in Antroposofia, dato che a breve terrò un incontro sull’opera di Rudolf Steiner all’Università Milano-Bicocca.
L’amore per il lavoro, la reale competenza, la volontà e la capacità di svolgere un lavoro al meglio possono avere ancora un valore?
Riprendo la riflessione sull’amore per il lavoro con il racconto di un caso in controtendenza rispetto al doloroso andamento delle cose.
La psicologia del lavoro non è il mio forte. Oggi amo il lavoro. Se non fossi riuscito ad amarlo sarei ancora come allora. La chiave per me è l’amore.
La scrittura creativa in gruppo si è rivelata uno strumento importante per far percepire, far crescere, rinvigorire l’anima di un gruppo.
Ogni volta che mi avvicino al mistero pasquale sorge in me la vertigine del tempo. Una riflessione sulla Vertiginosa Resurrezione di ciò che non è mai nato.
Curioso come evocare e ri-evocare la nostra biografia in momenti differenti della nostra esistenza dia luogo a racconti vistosamente differenti.
La stimolazione tattile, la carezza, il sostenimento motorio, in una parola l’accudimento nei suoi aspetti fisici più concreti permette al bambino di compiere la sua potenzialità di sviluppo motorio.
La lontananza visibile al buio. La luce delle stelle nella notte di Natale.
Riprendo con questa paginetta sia la riflessione sull’inverno come camera oscura in cui si sviluppano le immagine scattate nella foto-camera del cuore, sia la riflessione sulla psicologia del Natale.
Il Natale è collocato nel momento cruciale del solstizio d’inverno.
Vorrei provare a dire qualcosa sul Natale prescindendo inizialmente da ciò che riguarda la Cristianità. Non mi piace spiegare il cristianesimo con altro cristianesimo, con la teologia, con l’Antroposofia, con l’occultismo. Come ammoniva Jung, non spieghiamo cose già oscure con altre ancora più oscure!
La respirazione delle immagini: l’inverno è la camera oscura in cui si sviluppano e fissano le immagini che, grazie alla luce del sole estivo abbiamo “in-camerato” durante l’estate. “Camera segreta de lo core” nella VITA NOVA di Dante ma anche foto-camera per tutti noi oggi per noi.
Splendida estate di S. Martino. Abbiamo inseguito il professore per i colli dell’alta Brianza. Non è stato facile. Voleva una sigaretta. Vaneggiava di fuochi alchemici, fuochi metabolici e desideri inconsci. Non è stato facile… Ne abbiamo ricostruito la conversazione strampalata. Prima o poi, ne siamo certi, mostreremo che c’è un metodo in questa follia… Almeno speriamo!
Nella mia memoria il rituale di “dolcetto o scherzetto” e la suggestiva zucca intagliata quasi come una tragica maschera greca, è arrivato insieme alla lettura dei Peanuts. Ci abbiamo messo del tempo, noi lettori italiani, a capire di cosa si trattasse.
Sapere ciò che si vuole. Siamo sicuri di poter sapere ciò che vogliamo? O viviamo, incontriamo il mondo e gli altri per cercare di scoprirlo?
L’erborista e il floriterapeuta passeggiano nel bosco all’alba per contemplare l’immagine della propria anima rispecchiata nel verde. Per accordare la natura interiore a quella esteriore.
Nella cultura umana l’anima è sempre stata pensata in relazione alla vita interiore dell’uomo e la natura a quella esteriore. Possiamo però pensare anche a quella che gli alchimisti e gli psicologi del profondo chiamano “Anima del mondo”. Riconoscimento di una “natura interiore”, una natura della mente…
Non si dorme mai completamente, né si è mai completamente svegli. Il sogno fa da cerniera a questi due stati polari, trasportando incessantemente immagini. In ogni istante della nostra vita c’è qualcosa della nostra profondità che non smette di giacere in sonno profondo.
Non ho mai creduto ad alcuna psicanalisi dell’arte. E’ l’esercizio dell’arte piuttosto ad avere incontrato la psicanalisi nel cammino del lavoro interiore. Ciascuno di noi, artista o meno, credo che possa essere decifrato dalle domande che pone. I conflitti e le contraddizioni che espone. A cui si espone. Molto più che da eventuali risposte o soluzioni.
Da diversi anni torno a Sagrado per formare insegnanti alla considerazione della biografia umana. Quella stessa considerazione su cui poggia la pedagogia e la didattica steineriana. Ogni volta il pensiero di quanta morte abbiano accolto quei terreni mi genera un po’ di inquietudine.
Il viaggio continua. Il bardo e il cerchio di Stonehenge: un cerchio di forza e di chiarezza di pensiero.
Narrata la vigilia, il viaggio è cominciato e, come tanti viaggi, ha ricombinato il modo in cui ogni biografia si racconta. Il viaggio serve proprio per quello!
Perdersi e ri -Trovarsi nella Respirazione tra i due solstizi. La festa di San Giovanni è il culmine del solstizio d’estate che vede tradizionalmente l’accensione dei fuochi di San Giovanni.
L’ Alchimia è la ricerca del cuore d’oro, della punta di diamante di ogni esperienza umana. L’ Alchimia è anche nell’esperienza più semplice e quotidiana.
La terra respira nel ciclo delle quattro stagioni e non c’è bisogno di essere esoteristi, antroposofi o psichiatri per saperlo.
Questi ritmi sono estremamente visibili per chi osservi la sofferenza umana nella malattia o semplicemente nel vivere.
La Terra è un organismo, un essere vivente. Se è vivente la Terra respira. Ha un ciclo respiratorio fatto di inspirazione ed espirazione. Un ciclo però dalla durata ben diversa delle poche manciate di secondi impiegati dal ritmo respiratorio umano.
Scoperta della primavera: da sopra quei rami, fin dentro le nostre finestre, qualcosa ci guarda.
Lo sguardo delle foglie. Fiori come pupille.
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