Natale è una notte e ci fu quella notte in cui Babbo Natale mi ha tagliato la barba.
Ho pensato di farmela ricrescere quest’anno ma, come direbbe Oscar Wilde, non era stata una vera tentazione. Infatti vi ho resistito.
No, quest’anno è stata la Befana che mi ha tagliato la lingua. Mi ha nascosto la penna. Ma stamane, sul comodino qualcosa ho trovato e di nascosto vi annoto qualcosa.
Era solo un gioco di parole con i titoli di qualche paginetta passata!
Entriamo nel settimo anno di esistenza di questo sito e se volete capire meglio cosa significhi un settimo anno (voi penserete alle crisi delle coppie nel settimo anno?) potete anche frequentare il seminario che partirà il primo di Aprile. Vi spiegherò tutto. Vi racconterò tutte le storie che per oltre dieci anni ho raccontato nei seminari di formazione degli insegnanti della scuola steineriana. Magiche fiabe! Sono belle storie. Storie che curano!
Il primo di aprile, non sarà uno scherzo! Almeno che l’oggetto di questo discorso, la biografia umana, non ci appaia come un unico grande scherzo!
A volte vien proprio da pensarlo! Ma noi resisteremo a questa tentazione offrendo questa magnifica possibilità!
Guardando quanto ho scritto qui alla vigilia del settimo anno mi rendo conto di aver abbastanza materiale alle spalle.
Così sto offrendo ai lettori il Dono del silenzio.
Un fiore sbocciato il 28 febbraio di un anno non bisestile.
Non mi ero nemmeno accorto che era un martedì grasso!
Curiosa data di esordio per un gruppo di meditazione.
Un fiore che coltiviamo ogni martedì in una stanza che si affaccia sul parco.
Qui attendiamo un Metro di ultima generazione: ferve il cantiere. E da qui vedo gli omini al lavoro. Mi sento come i vecchietti di Aldo Giovanni e Giacomo, quei vecchietti che osservano i lavori stradali.
Ma c’è anche quel famoso esercizio di meditazione che propone di guardare le cose dall’alto.
In attesa di un nuovo Metro, ci accontentiamo di un Centimetro: sorvegliamo la fermata del tram. Che fa molto rumore. Ascoltiamo tutto.
Arriva il tram come un Vescovo in visita pastorale. Nel nostro silenzio se ne ode la litania. Con tanti preti e chierichetti intorno, con le auto e le moto che non si fermano mai. Non si fermano per il fatto che abbiamo deciso di fare silenzio.
Anche lo smog al nostro naso allenato e sensibile, appare un incenso.
A proposito, sta arrivando il Papà, passerà per qui dietro e io non ho niente da mettermi! Quando mi leggerete sarà già arrivato…
Ma noi ci contentiamo di meno.
Abbiamo preso rifugio in questa nostra stanza.
Ogni martedì sera.
Ora devo chiudere altrimenti la Befana mi scopre.
Ritorno in silenzio.
Come non avessi detto niente.
Voi comunque non avete sentito!
Riprendiamo il nostro gioco del silenzio.