Venerdì 10 febbraio la Libera Scuola Rudolf Steiner di via Pini a Milano mi ha invitato a tenere una conferenza.
Già l’anno scorso questa scuola mi ha offerto una attenzione speciale. e, per quest’anno, a mia volta, mi sono sforzato ancor di più di proporre un tema avvincente. Almeno per me.
Un tema che da tanti anni mi sta a cuore e mi dà da pensare.
L’antico Yoga indica da sempre come la coscienza umana viva in tre stati di coscienza. Quello di veglia, quello di sogno e quello di sonno profondo, ne ho già parlato qui. Questa idea del dimorare in questi tre stati mi ha sempre affascinato. E’ una delle passioni della mia vita. Non smetto mai di indagare questa relazione così curiosa e così complessa.
Che cosa, in me (e in ciascuno di noi), in ogni istante, è sveglio, che cosa non smette di sognare e cosa dorme profondamente per tutta la durata della nostra biografia terrena e si desterà progressivamente dopo la morte terrena.
Rudolf Steiner, come sempre, rilancia suggestivamente le posta, sembra voglia far saltare il banco e colloca la percezione nello stato di coscienza desta, il sentimento nella coscienza sognante e, teniamoci forte….la volontà in quello del sonno profondo.
Ma, chiediamocelo insieme… come la volontà può dimorare nella nostra coscienza in stato di sonno profondo?
E’ un modo davvero singolare di intendere quella volontà che, comunemente consideriamo alla sorta di un desiderio un po’ più forte e irrigidito. Ma sarà davvero questa la volontà?
Siamo forse propensi a pensare che per plasmare quella volontà che non sembra mai sufficiente a sorreggerci, si debbano mandare i nostri desideri i palestra? A farsi i muscoli!
Mi piacerebbe indicare la volontà come qualcosa di diverso da questo “desiderio palestrato”.
Non sarà facile ma ci voglio provare. Magari basterà un momento di calma riflessiva e di accettazione dei propri limiti.
La condizione che ci farà intuire la possibilità di Rinascere da adulti. Rinascere dalla volontà. Rinascere non dalla “carne materna” ma dal seno, dalla Volontà del Padre.
Dopo la conferenza di venerdì sera sul Mistero della Volontà, se, come l’anno scorso, ci sarà sufficiente interesse e voglia di continuare una riflessione complessa, ci troveremo sabato mattina ancora per affrontare il tema “Come rinascere da adulti”.
Quella possibilità che nelle biografie di Siddharta e Gesù si colloca intorno ai trent’anni.
Quando alla provocazione adolescenziale (“Non ti ho chiesto io di mettermi al mondo”) si stempera in una più serena volontà di partecipazione a questo insondabile Mistero.
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