Forse tutto è cominciato solo per provare dei nuovi pennelli e, per non sciupare un foglio nuovo, devo aver usato il foglietto di un promemoria. Una lista della spesa. Alla fine probabilmente qualche intenzione grafica dalla matita deve essere scattata. Mi resta una domanda che riguarda la relazione tra segno pittorico e scrittura. Tra lettera e immagine. Questi due elementi che la scrittura ideogrammatica fonde in modo così elegante, bypassando l’alfabeto (dietro cui si nasconde, come l’esercito greco nel cavallo di legno) la Kabbala, il meglio del contributo ebraico alla civiltà ed un sacco di altre cose così importanti per la nostra cultura. In futuro proporrò qualche altra immagine che capovolgerà questa domanda chiedendo: che cosa accade se una lettera dell’alfabeto irrompe in una trama di immagini? Se un disegno è preso come lettera o se una lettera è presa come disegno. Ovviamente non sono il primo a pormi il problema ma, soprattutto, l’elemento figurativo non è certo il mio elemento. Qualche volta però è anche sensato chiedersi come stia un pesce fuor d’acqua!