Pindaro recita: “Ottima è l’acqua!” Da qualche anno le signorine in borsetta…. le une e le altre ai miei tempi le chiamavamo così… viaggiano con riserve d’acqua che si presume minerale. E’ un segno dei tempi. Improvvisamente abbiamo scoperto che, in una percentuale così alta che non ricordo, il corpo umano è costituito da acqua. Ma non eravamo fatti di argilla?Mah?! Per i più vari e fondati motivi è buona cosa bere almeno due litri d’acqua al giorno. Ripulire l’aria delle città è troppo al di sopra delle nostre possibilità. Non ci resta che questa consolazione. Vagare nelle città con la bottiglietta di plastica dell’acqua minerale. Ognuno si difende come può, come riesce. Che si beva, si beva! Alla salute! Quando ero un bambino un attore tuonava dal cuore di un qualche Carosello “Chi non beve con me, peste lo colga!”. Si riferiva ad un aperitivo alcoolico oggi desueto e lo ordinava per tutti.
Da come ne parlo comprenderete che la cosa non mi risulta gradevole. Perché bere se non si ha sete? E poi anche nel cuore dell’inverno capita che, chiedendo dell’acqua al bancone di un bar, ripetendo l’antica domanda che Gesù rivolse alla Maddalena, ci si veda porgere un bicchiere appannato. Specificare “a temperatura ambiente” è snobismo. Chiedere acqua calda dichiarare una dissidenza. Che fare allora per non sentirsi quella persona più o meno qualunque che hai l’impressione o almeno l’aspirazione ad essere? Meglio rimanere a casa e prepararsi il proprio the. Ma il medico, il dietologo, l’omeopata, chissà quale altro satanasso, recitano inflessibili che il the è the e l’acqua è acqua! Tautologico, ma non importa, la mia mamma è trapassata senza averne il sospetto. Il corpo umano è fatto d’acqua, non di the. Forse il tuo! Io continuo a pensare che il mio sia stato plasmato nell’argilla. Prima della sua morte, il buon dio mi ha insufflato la vita. Così penso di ciascuno. Ma qui comincia una virata. Una trattativa mirata. Dal vecchio buon the nero, quello che in forma leggera si dava anche ai malati, passando per il gelsomino e il the verde, si giunge all’albero del the bianco.
Per ora resisto su questa frontiera. Per non scivolare nel limbo dell’herbal the che non è acqua e nemmeno the. Ma permettetemi di insistere nella domanda: perché bere se non si ha sete? E le anime in pena che esclamano come gli olimpici “ottima è l’acqua”… che fanno anche footing nel parco. Allora io ho l’occasione di riflettere su quale mistero abiti nel corpo umano. Ma quanto si riesca a bleffare. C’è chi riesce a correre pur restando rigorosamente rigido e fermo. Pare che muovano solo i piedi. Ma ognuno con la sua bottiglietta di plastica. Quando ero un bambino la borraccia si portava solo nelle gite in montagna. Scusate. Mi ero assopito. Ma… quale montagna stiamo scalando? E soprattutto: quale deserto stiamo attraversando?