Compiutezze/Incompiutezze. Nella biografia umana.
Posso finalmente annunciare che domenica 16 novembre, alle ore 16, nell’ambito della manifestazione Bookcity a Milano presenterò il mio libro intitolato “Metamorfosi della relazione Padre/Figlio”
La biografia umana è scandita da una successione di eventi, incontri, accadimenti. Possiamo pensare alla intera biografia come a qualcosa di organico?
Posso finalmente annunciare che domenica 16 novembre, alle ore 16, nell’ambito della manifestazione Bookcity a Milano presenterò il mio libro intitolato “Metamorfosi della relazione Padre/Figlio”
Parlare di don Ciccio e della sua spalla fedele, Pierino, vuol dire contattare una zona remota della mia psiche. Un lavoro biografico e mitobiografico.
Una partita a ping-pong tra un ragazzino #ucraino e uno #israeliano. La mia foto può apparire come un allegro anagramma.
Ognuno di noi frequentando corsi e vivendo la vita, recandosi alla messa o dall’analista, recitando mantram o meditando, ci riesce a cambiare?
A chi oggi mi faccia l’onore di chiede consiglio per una formazione psicanalitica, racconto che in quegli anni a Milano si viveva in un certo fervore.
Tutti facciamo giri strani. Nei taxi, come nelle ambulanze e nei cuori a volte non è facile scrutare.
Concludendo il mio anno mi trovo a scoprire che è stato un anno di un mio ritiro dal mondo.
(Non esco quasi più di casa)
Ora che il buon Dio è morto, della manutenzione dei muri del Mondo dobbiamo occuparcene noi. Come della conservazione del Castello.
Non solo come blogger mi ritrovo a parlare al vento e a scrivere sulle nuvole. So fare di molto peggio! Posso parlare coi muri!
L’abito non fa il monaco e la barba non fa la saggezza. E poi: “Ma chi sei tu per volerti risparmiare quel tempo a guardarti in faccia ogni mattina?
Mi sono trovato a scarabocchiare fino a vedere emergere un dis-segno dalla tribolazione della mano.
Se ci rendiamo conto di quanto il raffreddore influenzi la nostra visione del mondo, abbiamo fatto il primo passo verso una intuizione importante.
“Sono vivo ed è solo l’inizio!” Pare che lo abbia esclamato anche il bambino sopravvissuto alla strage di Erode!
La mia intenzione è e resta quella di tacere. Ma tacere, a volte, comporta di spendere qualche parola.
Il nostro doppio ma anche quello del Castello Sforzesco.
Attraversando i primi due chiostri ci sopraffaceva la nausea, lasciandoci sospesi tra il delitto della Cattolica e la santa voglia di vivere.
Allora come adesso cerco di coniugare uno spirito innovativo con un rispetto del valore delle tradizioni. In qualunque contesto, in ciascun incontro.
Lo splendore di ogni biografia ha radici in un sottosuolo in cui elementi sublimi ed elementi infimi si incontrano e si fecondano a vicenda. Ogni splendore è impastato infinite miserie.
Caro Lettore, questa non è una delle mie paginette consuete. È proprio una lettera per te.
A volte, oltre a cambiar tavolo, il gioco fa saltare il banco. Spesso, i giochi cambiano tavolo. Si inventano nuove regole. Ci troviamo a giocare prima di averle scoperte.
Atelier per l’esercizio della letteratura (da strada). In occasione del II Festival Letteratura a Milano. 5-9 giugno 2013.
Le cose più intime ed essenziali non le condivido con nessuno. Mi limito ad occultarle in queste paginette o su qualche bacheca del social network.
L’oggetto della memoria risorge con prepotenza senza implicare alcuna vertigine che bordeggi l’esperienza attuale. Puro splendore dell’eterno presente
Gloria del principio omeopatico grazie al quale si cura la malattia con il suo simile. La palude con l’acqua e l’argilla….
D’ora in poi voglio dire: ‘Padre nostro che sei nei cieli’, non più ‘padre mio Pietro di Bernardone’. Il vescovo aprì le braccia e lo coprì con il suo mantello.
Francesco e l’Amore. Idea che ha al massimo settecento anni! Leggete tutta la letteratura e la poesia degli antichi: non troverete nulla di quel che oggi viene ricollegato al concetto di amore.
Scoppia la rivoluzione e non ho niente da mettermi! Frugo tra i miei cassetti… quell’immagine di Francesco che ho nel cassetto da una quindicina d’anni.
Depositata la scheda dell’urna, muoio come individuo e le mie ceneri si mescolano con quelle di tutti gli altri componenti della “società civile”. Mi riconoscerò ancora in questa gigantografia?
Polarità contraddittorie tra comicità, ostentata buffoneria, seriosità improbabile. Credo valga la pena di riflettere. Non necessariamente per trovare una via di mezzo che non c’è mai. Nè per scegliere una e buttare l’altra.
Passeggiavo, mi nascondevo nei barconi, intuivo una ragione dovesse esserci.
Il torto di innamorarsi di una parola. Come naturale, non ne conoscevo bene il significato: “FILOSOFIA”.
Torto grande innamorarsi di ciò che non si conosce bene?
Informativa - Francesopazienza.it utilizza cookies e tecnologie affini per gestire, migliorare e personalizzare la tua esperienza di navigazione del sito. Per maggiori informazioni su come utilizzare e gestire i cookie, consulta l' Informativa sui cookies. Selezionando OK su questa notifica o interagendo con questo sito acconsenti al nostro utilizzo dei cookie. Maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.