Se trovi questo antico manoscritto sei ricco: ecco quanto può valere
Ti potrebbe interessare:
Il valore di un antico manoscritto è difficile da determinare, perché si tratta di un documento che testimonia un fatto del passato, spesso tutelato da regole e leggi che servono a preservare la condizione di stabilità dell’oggetto ad opera della Sovrintendenza. Quindi serve una profonda conoscenza della storia, della filologia e di studi paleografici certificati da attestati e soprattutto esperienza sul campo.
Numerose sono le testimonianze raccontate nei manoscritti arrivati fino a noi da un passato alle volte anche molto remoto.
Diversi manoscritti potrebbero vantare il titolo di “più antico”, ma tra questi, senza dubbio troviamo i Frammenti del Rotolo di Qumran. Si tratta di frammenti di testi biblici risalenti al II secolo a.C., considerati tra i più antichi manoscritti biblici sopravvissuti. Un altro manoscritto religioso è il Bodmer II, un papiro contenente Vangeli risalente al II secolo d.C., conservato alla Biblioteca Bodmeriana di Ginevra.
Qual è il manoscritto antico che vale di più?
Ce ne sono principalmente due, che hanno un valore che si aggira intorno ai 45 milioni di dollari.
Il primo di questi è il Codice Leicester, risalente al XV secolo, contenente gli scritti di Leonardo da Vinci. Il Codice Leicester, anche conosciuto come Codice Hammer fino al 1980, è un famoso manoscritto di Leonardo da Vinci, un trattato principalmente di studi sull’acqua, composto da 36 fogli scritti da Leonardo da Vinci tra il 1506 e il 1510.
Il manoscritto include sia disegni che annotazioni scritte in italiano rinascimentale: i disegni raffigurano fenomeni legati all’acqua come correnti, moti ondosi, sedimentazione e flusso in canali; mentre le annotazioni descrivono le teorie e le ipotesi di Leonardo su questi fenomeni. Il Codice Leicester è l’unico manoscritto leonardesco rimasto in mani private. La maggior parte degli altri manoscritti di Leonardo si trovano in musei o biblioteche pubbliche.
A causa della sua unicità e provenienza da Leonardo da Vinci, il Codice Leicester ha un valore economico estremamente alto. Nel 1994, il collezionista e filantropo Bill Gates lo acquistò per 30 milioni di dollari.
La storia del Codice presume che sia rimasto con Leonardo da Vinci fino alla sua morte. In seguito passò nelle mani di diversi collezionisti privati nel corso dei secoli. Nel 1717 entrò in possesso della famiglia Leicester, da cui deriva il suo nome attuale. Nel 1980 fu acquistato dall’uomo d’affari Armand Hammer che lo rinominò Codice Hammer. Infine, nel 1994, Bill Gates lo acquistò e gli diede nuovamente il nome di Codice Leicester.
Il secondo manoscritto ad avere un valore intorno ai 45 milioni di dollari, è una delle copie originali della Magna Charta del 1215, considerata uno dei documenti più importanti nella storia della democrazia e dello sviluppo del diritto costituzionale, che ha posto le basi per il concetto di limitazione del potere del sovrano e per la tutela dei diritti individuali. I principi contenuti nella Magna Carta hanno avuto un’influenza profonda sulle costituzioni di molti paesi del mondo, tra cui gli Stati Uniti d’America.
La Magna Carta è divenuta un simbolo universale di libertà e di giustizia, rappresentando la lotta contro la tirannia e l’affermazione dei diritti fondamentali dell’uomo. E per questo è considerata un tesoro culturale e un’eredità preziosa dell’Inghilterra e del mondo intero, continuando a ispirare movimenti per i diritti civili e la difesa delle libertà individuali.
La Magna Carta rappresenta un elemento importante dell’identità nazionale inglese e britannica.
Le poche copie originali ancora esistenti della Magna Carta hanno un valore economico molto elevato. Nel 2018, una copia del 1297 è stata venduta all’asta per 45 milioni di dollari.